Per fornire un contesto, è essenziale guardare ai precedenti risultati economici di Nike, in particolare nell'anno fiscale 2024, conclusosi il 30 maggio 2024. Durante questo periodo, l'azienda ha registrato solo una crescita modesta e un'analisi più attenta mostra un calo delle entrate, in particolare negli ultimi due trimestri di quell'anno fiscale. Recentemente Nike ha dovuto affrontare un calo significativo dei ricavi delle vendite dirette, mentre i ricavi delle vendite all'ingrosso hanno registrato solo una leggera crescita. Sebbene la stagnazione possa essere attribuita a un clima economico difficile nei mercati chiave, unito alla riluttanza dei consumatori a spendere in articoli costosi, molte critiche sottolineano la mancanza di prodotti innovativi in grado di attrarre clienti attenti alle tendenze.
Le vendite deboli continuano per ora
Martedì 1 ottobre 2024, Nike ha annunciato i risultati del primo trimestre dell'anno fiscale 2025 (il periodo di tre mesi terminato il 31 agosto 2024). Il nuovo periodo fiscale è iniziato con un fatturato di 11,6 miliardi di dollari, segnando un calo del 10% rispetto all'anno precedente. Nike Direct, un fondamentale canale di vendita diretto al consumatore, ha registrato un calo del 13%, mentre le vendite digitali sono scese addirittura del 20%. Questi dati potrebbero indicare che l'azienda fatica a coinvolgere i clienti attraverso le piattaforme digitali, nonostante un leggero aumento dei negozi fisici. Inoltre, l'azienda ha registrato un calo dell'8% nel commercio all'ingrosso, un segmento che era cresciuto nei trimestri precedenti grazie alle migliori performance del marchio nei negozi partner con prodotti scontati. È interessante notare che il margine lordo è aumentato di 120 punti base, a dimostrazione del successo della riduzione dei costi e dell'aumento strategico dei prezzi. Per quanto riguarda le indicazioni finanziarie per il periodo delle vendite natalizie, l'azienda prevede un calo sfavorevole tra l'8% e il 10%, mentre le stime iniziali del mercato si aggiravano intorno al 7%.
Sfide per il nuovo CEO
Uno sviluppo positivo è la nomina del nuovo CEO, Elliott Hill, avvenuta il 19 settembre, che dovrebbe iniziare a metà ottobre. Hill ha lavorato in Nike dal 1988 ed è arrivato a ricoprire il ruolo di responsabile della pubblicità e del marketing, ottenendo notevoli successi, in particolare con il marchio Jordan, fino al suo ritiro nel 2020. Il suo ritorno come CEO potrebbe segnalare l'intenzione dell'azienda di rispondere con forza alle sfide del mercato. In primo luogo, sarà fondamentale concentrarsi sull'innovazione e sui segmenti sportivi chiave, che potrebbero dare risultati migliori nei prossimi trimestri. La nuova dirigenza dovrà anche rivalutare le strategie nei mercati critici, soprattutto in Cina, dove i consumatori preferiscono sempre più prodotti più economici a causa della difficile situazione economica. Nike ha inoltre perso una quota di mercato significativa a favore di concorrenti come Hoka e Lululemon. A causa dei cambiamenti di leadership, l'azienda ha anche rinviato a tempo indeterminato il tradizionale Investor Day, originariamente previsto per novembre. [1]
Analisi tecnica del titolo
Immediatamente dopo l'annuncio dei risultati finanziari e delle previsioni di vendita, il prezzo delle azioni Nike è sceso di circa il 6% nella sessione after-trading di martedì. Dopo un calo di circa il 20% dall'inizio dell'anno, l'ottimismo associato alla nomina del nuovo CEO Elliott Hill ha portato a un rimbalzo significativo.* Il maggiore interesse degli investitori per le azioni Nike è evidente anche nei dati di MarketChameleon.com, che mostrano un aumento dei volumi di scambio nelle ultime settimane. Tuttavia, gli indicatori tecnici suggeriscono che il titolo rimane in una posizione incerta, rimanendo vicino alle sue medie mobili. Un breakout al di sopra dei 95 dollari indicherebbe il proseguimento della tendenza rialzista, ma se il prezzo dovesse scendere al di sotto degli 85 dollari, potrebbe scatenare nuovamente un sentimento ribassista. Un aumento del volume degli scambi potrebbe segnalare i primi segnali di una ripresa più forte, ma una crescita sostenuta sarà fondamentale per Nike per invertire la sua tendenza al ribasso a lungo termine. [2]
Fonte: Investing.com*
Conclusione
Nike sta attraversando un periodo difficile, caratterizzato da un calo dei ricavi e dei profitti e da previsioni di vendita sfavorevoli nella cruciale stagione delle feste. Tuttavia, l'arrivo del nuovo CEO Elliott Hill, che vanta una solida reputazione e un'ampia esperienza, potrebbe rappresentare una svolta significativa. L'azienda spera di tornare all'innovazione e di impegnarsi più efficacemente con i clienti, il che potrebbe portare a un'inversione di tendenza e migliorare la sua posizione di mercato, che negli ultimi anni è diminuita a favore dei concorrenti. [3]
David Matulay, analista di InvestingFox
* I dati passati non sono una garanzia di rendimenti futuri.
[1], [2], [3] Le dichiarazioni previsionali rappresentano ipotesi e aspettative attuali che potrebbero non essere accurate o si basano sull'attuale contesto economico, che potrebbe cambiare. Tali affermazioni non costituiscono una garanzia di prestazioni future. Le dichiarazioni previsionali, per loro natura, comportano rischi e incertezze in quanto si riferiscono a eventi e circostanze future che non possono essere previste e gli sviluppi e i risultati effettivi possono differire materialmente da quelli espressi o impliciti in qualsiasi dichiarazione previsionale.
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Fonti:
https://www.merca20.com/who-is-elliott-hill-the-not-so-new-ceo-of-nike/
https://www.investopedia.com/challenges-facing-nike-new-ceo-8716955
https://marketchameleon.com/Overview/NKE/Summary/
https://www.tradingview.com/symbols/NYSE-NKE/