L'indice principale della Borsa di New York, l'S&P 500, dovrebbe salire a cinquemila punti entro la fine del prossimo anno. Lo pensano gli analisti della società di consulenza americana RBC Capital Markets, aggiungendo che l'anno 2024 dovrebbe essere caratterizzato da un clima rialzista sui mercati azionari. Se le loro parole dovessero avverarsi, l'indice S&P 500 supererebbe di oltre 200 punti l'attuale massimo storico stabilito alla fine del 2021[1].
Phil Orlando, chief equity strategist di Federated Hermes, prevede uno sviluppo simile per la Borsa di New York. "Pensiamo che il titolo salirà in modo significativo. Negli ultimi mesi, l'indice S&P è salito da 4.100 a 4.500 punti, e crediamo che questa crescita sia su gambe forti", ha detto Orlando in un'intervista a Bloomberg.
Il fatto è che, almeno dall'inizio di novembre, i timori sugli sviluppi futuri si stanno gradualmente allontanando. Il costante calo dell'inflazione, che l'anno prossimo potrebbe finalmente tornare, dopo oltre due anni, all'obiettivo del 2% fissato dalle banche centrali in molti importanti Paesi, ha portato un significativo sollievo ai mercati[2].
La politica monetaria sarà uno dei principali fattori che influenzeranno l'umore dei mercati azionari nei prossimi mesi. Finora sembra che sia la Fed statunitense che la Banca Centrale Europea non aumenteranno più i tassi di interesse di riferimento.
Questa è una buona notizia per le azioni per due motivi: 1) la politica monetaria non ridurrà la liquidità, che è importante per le azioni nel breve termine, e 2) la politica monetaria non ridurrà l'attività di investimento, che è importante per lo sviluppo dell'economia reale e quindi per i fondamentali dei mercati azionari. In altre parole, se il denaro non diventa più costoso, la liquidità libera alimenterà la domanda di attività finanziarie e gli investimenti contribuiranno alla ripresa economica.
Ma è probabile che rimangano due incertezze. La prima è l'evoluzione del conflitto militare in Ucraina. Anche se i mercati finanziari sembrano essersi abituati alla guerra nella parte orientale dell'Europa, potrebbe ancora emergere un cigno nero sotto forma di uno sviluppo negativo sorprendente. La seconda incertezza riguarda lo stato dell'economia cinese. Sebbene si siano nuovamente manifestati gravi problemi nel settore immobiliare e delle costruzioni, non è escluso che col tempo i problemi vengano a galla. Dipenderà quindi, di fatto, dalla volontà della classe dirigente cinese di continuare a pompare denaro nelle banche strettamente legate al settore immobiliare.
In generale, tuttavia, è lecito ritenere che il mondo economicamente sviluppato in particolare sia fuori pericolo. Sempre che nel 2024 non emerga un'altra crisi, che (come quella del covide, dell'energia e dell'inflazione) al momento nessuno è in grado di immaginare.
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[1,2] Le dichiarazioni previsionali sono ipotesi e aspettative attuali che potrebbero non essere accurate o che si basano sull'attuale contesto economico, che potrebbe cambiare. Queste dichiarazioni non garantiscono i risultati futuri. Le dichiarazioni previsionali, per loro natura, comportano rischi e incertezze in quanto si riferiscono a eventi e circostanze future che non possono essere previste e gli sviluppi e i risultati effettivi possono differire materialmente da quelli espressi o impliciti in qualsiasi dichiarazione previsionale.
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